Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia

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CRIMINALITA': VENEZIA, CACCIARI APRE IL ''MEMORY DAY''

Venezia, 14 nov. - (Adnkronos) - ''Una giornata dedicata alla memoria senza storia, senza  interpretazione non puo' dirsi tale: memoria significa capire le cause di cio' che e' successo, ricostruire la verita' e, purtroppo, questo, in Italia, non e' ancora accaduto.'' Con queste parole, pronunciate nel dare il via ai lavori, il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha sintetizzato il senso del convegno ''…Per ricordare - Legalita' e dovere: impegno e memoria'', svoltosi oggi al Teatro Corso di Mestre.
L'incontro era uno degli appuntamenti del ''Memory day… per ricordare!'', la manifestazione organizzata dal Comune di Venezia, dal sindacato di polizia Coisp e dall'associazione Feriti e Vittime della Criminalita' e del Dovere per ricordare, appunto, le vittime del terrorismo, della mafia, della criminalita' e le loro famiglie. Presenti in sala, questa mattina, infatti tanti parenti, amici, colleghi di persone rimaste uccise o ferite compiendo il loro dovere in ambiti diversi: politici, poliziotti, magistrati, ma anche persone normali, trovatesi fortuitamente e drammaticamente al centro di attentati terroristici o di criminalita' organizzata.(segue)
(Red-Dac/Col/Adnkronos)

 

CRIMINALITA': VENEZIA, CACCIARI APRE IL ''MEMORY DAY'' (2)

(Adnkronos) - ''Vogliamo ricordare - hanno detto sia il segretario generale aggiunto del Coisp  Franco Maccari, sia il presidente dell'associazione ''Feriti e Vittime'' Mirko Schio - tutte queste vittime, ma anche dar voce alle loro famiglie, spesso abbandonate dallo Stato, dimenticate in ambito legislativo e istituzionale. Ed e' bello che ad ascoltarci, oggi, ci siano anche tanti ragazzi''.
Al convegno hanno infatti assistito gli studenti di una ventina di istituti superiori. E' toccato ad alcuni di loro, frequentanti le scuole mestrine Bruno, Morin, Stefanini, Franchetti, Foscari-Massari presentare, con una biografia e un brano da loro scelto, le personalita' invitate. Hanno portato la loro testimonianza, tra gli altri, il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, il dirigente di Polizia Giovanni Luperi, l'ex Procuratore Antimafia Pier Luigi Vigna, il magistrato Giancarlo Caselli, lo scrittore Gianfranco Bettin, il giornalista di Mario Calabresi (figlio di Luigi, il commissario di polizia assassinato nel 1972), il direttore del Gazzettino Luigi Bacialli, che ha fatto da moderatore. Presenti in sala altre autorita', come Antonio Di Pietro e Tiziano Treu, il presidente del Consiglio comunale, Renato Boraso, l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Anna Maria Giannuzzi Miraglia, il vice presidente della Provincia, Andrea Ferrazzi.
Il ''Memory day'' aveva vissuto ieri altri due momenti importanti: l'inaugurazione, alla Galleria Contemporaneo, in via Piave, della mostra, aperta sino a mercoledi', promossa dall'associazione Feriti e Vittime ''Arte e conoscenza-Il percorso della solidarieta''' e il concerto, tenutosi in serata, in Duomo, preceduto da una Liturgia della Parola guidata da monsignor Fausto Bonini.
(Red-Dac/Col/Adnkronos)

 

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY

Venezia, 14 nov. - (Adnkronos) - ''Dal dovere della memoria all'impegno per la legalita''', e  ancora: ''Chi e' caduto o e' rimasto menomato, ha tenuto fede fino in fondo al contratto con lo Stato; ora lo Stato lo onori in egual maniera.'' Queste solo alcune delle frasi pronunciate a convegno ''Per ricordare: legalita' e dovere - impegno e memoria'', svoltosi al teatro Corso di Mestre, organizzato dal Comune di Venezia in collaborazione con il Coisp e l'associazione Fervicredo.
Il convegno ha chiuso le due giornate di manifestazione realizzate per ricordare le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni criminalita', che hanno visto l'inaugurazione della mostra ''Arte e conoscenza - il percorso della solidarieta''' e la santa Messa al Duomo di Mestre presieduta da Mons. Fausto Bonini, seguita da un concerto per flauti dolci della Scuola Media Statale Giulio Cesare di Mestre. Per l'occasione, anche le Poste hanno provveduto a realizzare un annullo postale

speciale. (segue)
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

 

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY (2)

(Adnkronos) - Gli Istituti superiori di Mestre sono stati i protagonisti di questa giornata della  Memoria nazionale, studiando con i professori il tema proposto dal convegno. L'argomento della memoria e' stato sceverato in tutte le sue facce prismatiche, offrendo al grande pubblico presente, con notevole afflusso di studenti, una panoramica di cio' che oggi vuol dire Memoria e Ricordo.
''I giovani sono gli eredi naturali e legittimi della memoria - ha spiegato Giovanni Luperi, Dirigente generale della Polizia di Stato e Consigliere ministeriale - dagli anni '60, le vittime italiane del terrorismo sono state 470, di cui 102 appartenenti alle Forze dell'Ordine. Il dovere e' cio' che si deve fare; l'impegno e' quanto ci si obbliga a fare. La legalita' e' impegno costante e la memoria diviene un parco pubblico che tutti devono rispettare perche' ciascuno ne goda. Attenzione: anche le Brigate Rosse hanno buona memoria, tanto che molte loro cellule sono titolate ai loro caduti. La tensione di ciascuno verso la legalita' diviene il passaggio che dal dovere della memoria porta all'impegno, come volonta' e voglia di una dimensione di giustizia.''.
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

 

 

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY (3)

(Adnkronos) - ''Esistono sofferenze che nessuna legge dello Stato puo' lenire - ha esordito Alfredo  Mantovano, Sottosegretario agli Interni - lo Stato chiede molto a coloro che indossano una divisa. I cosiddetti obiettivi sensibili segnalati in Italia, fino a qualche anno fa erano 1.800; ora se ne contano 13.600, segno dell'attenzione ma anche dei sacrifici richiesti. Le vittime di terrorismo e di ogni criminalita', decedute o comunque colpite, sono state 3.828 dall'anno 1961; un numero che deve far riflettere e che non deve restare sola statistica.''.
''La sicurezza e' necessaria ma non e' il solo bene esclusivo - e' stata la volta di Giancarlo Caselli, Procuratore Generale di Torino - Dobbiamo anche combattere le prevaricazioni, senza gridare di giorno ''pace'' e di notte realizzare ingiustizie. L'ingiustizia fomenta la rabbia, questa e' la base di violenze anche inaudite. Il mondo vive terribili problemi e dobbiamo tornare a considerare il valore della parola ''eguaglianza'' fra gli uomini''.
''Il 66 per cento delle risorse agricole del pianeta -ha proseguito Caselli- finisce nei Paesi ricchi, mentre altrove si muore di fame. Oltre ad osservare i codici, combattiamo le ingiustizie e chiediamoci come mai un immigrato irregolare che non osservi l'ordine di lasciare il Paese prende fino a 4 anni di carcere, mentre quasi nulla rischia un falso in bilancio. La macchina della Giustizia e' lenta, anche perche' le leggi stanno provocando 2 diverse giustizie, fra chi puo' permettersi determinati processi, fino alla prescrizione, e quanti ne sono esclusi''. (segue)
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

 

 

 

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY (4)

(Adnkronos) - ''Sono nato in un quartiere difficile - ha affermato Gianfranco Bettin, scrittore e  politico - dove ho imparato, come altri, a non rispettare i prepotenti. Il loro spazio e' limitato da zone d'ombra dove la legalita' non arriva. L'attenzione politica deve divenire capillare, garantendo a tutti giustizia e sicurezza, nonche' gli stessi diritti. No possiamo accorgerci improvvisamente che esiste la Locride o altri territori a rischio; Questi ci sono e ci sono sempre stati.''
''Ricordare con vitalita', non eroi ma persone normali - ha detto Mario Calabresi, giornalista, figlio del Commissario Luigi Calabresi, assassinato a Milano - mio padre, come altre vittime, era un uomo normale che svolgeva un lavoro normale; onoriamo proprio il loro modo di lavorare, di compiere fino in fondo il modo e coscienziosamente un lavoro che sentivano indispensabile prima di tutto come cittadini. Il loro eroismo e' proprio questo: hanno onorato la loro funzione fino in fondo, non volendo essere eroi, ma cittadini. Hanno rappresentato la normalita', la tensione alla legalita' e all'impegno personale al quale tutti siamo chiamati''. (segue)
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY (5)

(Adnkronos) - ''Chi e' caduto per lo Stato - ha dichiarato Mirko Schio, presidente  dell'associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalita' e del dovere) - ha onorato sino in fondo il contratto stipulato con lo stesso, al momento del suo giuramento. Anche lo Stato, quindi, deve tener fede alla promessa, non abbandonandolo o lasciando sola la sua famiglia. I caduti non sono eroi, ma padri, figli, genitori che hanno fatto fino in fondo il loro lavoro.''
''Spesso le Brigate Rosse uccidono solo per dimostrare che esistono - ha illustrato Olga di Serio D'Antona, deputato alla Camera e vedova di Massimo D'Antona, ucciso dalle Br - La scelta delle loro vittime e' precisa e si rivolge a chi e' capace di produrre riforme, come mio marito e Marco Biagi. Una scelta facilitata dal fatto che Massimo D'Antona era privo di scorta. La vera vigliaccheria e' guardare negli occhi una persona senza vederla, sparando 5 colpi di pistola. Ricordiamo le vittime, onoriamole, ma la mia testimonianza e' diretta anche a coloro che, rimasti fortunatamente incolumi, permettono gli arresti, seguono le indagini, svolgendo un difficile e rischioso lavoro''. (segue)
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

 

 

CRIMINALITA': A VENEZIA IL MEMORY DAY (6)

(Adnkronos) - ''Purtroppo - ha concluso Pier Luigi Vigna, gia' Procuratore nazionale Antimafia - ci  sono morti inutili e morti che non sono inutili. I caduti ci mostrano la strada, il giornaliero lavoro ed impegno nella direzione della legalita'. Per questo sono stati colpiti, per questa ragione debbono essere ricordati. Non ho dubbi che vi possano essere collegamenti fra il terrorismo e la mafia, anche perche' il terrorismo non puo' vivere dei soli fondi provenienti dai lontani centri, ma deve far conto anche delle risorse illecite derivanti dai traffici di stupefacenti. Inoltre giova ricordare che da tempo e' stato coniato il termine di ''terrorismo mafioso'', non solo paura, ma imposizione con la violenza di precisi comportamenti.''
Infine, Franco Maccari, Segretario Generale Aggiunto del Coisp, ringraziando i partecipanti al convegno, ha ribadito come tutte le vittime del terrorismo, della mafia e della criminalita' debbano essere ricordate con la medesima dignita' e onore, poiche' nessuno sceglie di quale drammatico evento sara' il tragico protagonista.
(Red-Dac/Pn/Adnkronos)

 

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