Contatti Percorso della memoria Stampa Il Dibattito Edizione 2005 Contatti

 

 

ApCom del 13 Novembre 2006

 

VENETO/CRIMINALITA',CACCIARI: QUI LE TRAGEDIE PORTANO DIVISIONI – "MENTRE IN ALTRI PAESI SONO STATE DIGERITE"

Venezia, 13 nov. (Apcom) - Il Sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha partecipato questa mattina, al Teatro Toniolo di Mestre, alle celebrazioni del ''Memory Day... per ricordare'', giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime di ogni forma di criminalità, al quale ha partecipato, tra gli altri, anche il Ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro.

Dopo l'introduzione di Franco Maccari, Segretario Generale del sindacato di Polizia Coisp, il Sindaco ha porto il saluto, a nome del Comune di Venezia, ai rappresentanti delle Forze dell'ordine ed a quanti sono stati vittime della criminalità, molti dei quali presenti in sala.

Cacciari ha insistito quindi sulla necessitaà di fare in modo che la scuola sia palestra di ricordo, luogo nel quale si deve esercitare la memoria e la conoscenza della storia recente e straordinaria di questo Paese, nel quale si sono succeduti ricorrenti crisi politiche, fenomeni di criminalità organizzata, fenomeni di terrorismo che non hanno trovato uguali in Europa.

Cacciari ha richiamato alla memoria la difficoltà che tuttora permane in Italia a metabolizzare le recenti vicende storiche, spesso drammatiche, che dovrebbero invece divenire oggetto di condivisione delle diverse forze politiche. ''In altri Paesi - ha continuato il sindaco - le grande tragedie sono state digerite e sono passate in giudicato, qui da noi sono ancora argomento di divisione politica. Ciò dimostra che c'è ancora una profonda e pericolosissima crisi politica, culturale e sociale in atto''.

Il sindaco ha rilevato che proprio ogni riequilibrio politico può avvenire solo dalla condivisione del giudizio storico rispetto alle straordinarie tragedie che questo Paese ha vissuto. Questo sforzo dovrà partire, secondo Cacciari, proprio dall'azione formativa della scuola, dove la discussione seria e ''scientifica'' potrà produrre una memoria e un giudizio condiviso che potrà creare una generazione di giovani in grado di fare di più rispetto alle vecchie generazioni, perchè ''nessuno di noi può dirsi innocente di quanto successo in Italia. A voi giovani - ha concluso Cacciari - sta il grande impegno, il grande compito di ricostruire questo Paese''.

 

SICUREZZA/ DI PIETRO: LA LEGALITA' E' UN FATTORE DI SVILUPPO

“Se non c'è legalità c'è giungla e prepotenza"

Mestre (Venezia), 13 nov. (Apcom) - "La legalità è un fattore di sviluppo, un'opportunità che migliora l'economia e dà la possibilità a tutti di poter far valere i propri diritti". Così il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, oggi a Mestre per il convegno dal titolo "Memory day per ricordare", un convegno nazionale organizzato dal Coisp, sindacato di Polizia, per ricordare le vittime di ogni forma di criminalità. Il Ministro ha poi aggiunto: "Senza legalità c'è la giungla, la prepotenza e il feudalesimo dove pochi sfruttano molti".

MOSE/ DI PIETRO: DOPO 40 ANNI DI DISCUSSIONE SI E' DECISO"

La valutazione è stata fatta da esperti a tutti i livelli"

Mestre (Venezia), 13 nov. (Apcom) - "La decisione sul Mose è stata presa dopo 40 anni che se ne discute". Così il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro parlando della scelta di proseguire con il Mose, progetto di dighe mobili per la salvaguardia di Venezia dalle acque alte, assunta dal Governo. Il Ministro, che ha parlato a Mestre a margine del convegno dal titolo "Memory day" organizzato dal Coisp, sindacato di Polizia, per ricordare le vittime di ogni forma di criminalità, ha poi proseguito: "Si è discusso molto, dire che non se ne è discusso sarebbe un'affermazione impropria e anche un pò strumentale - ha sottolineato Di Pietro -. Al Governo - ha puntualizzato poi - è stato chiesto di valutare l'ipotesi alternativa ad un'opera che è in corso di costruzione. Il Governo, ed io come Ministro delle Infrastrutture - ha rimarcato Di Pietro - ce ne siamo fatti carico e, siccome è bene che ciascuno faccia il suo mestiere, come Ministro mi sono rivolto agli esperti del settore che istituzionalmente sono: il Consiglio superiore dei lavori pubblici, gli esperti dell'università nominati dal ministero e dell'Università e della ricerca, dei Beni culturali e dei Beni ambientali, Regione, Provincia, Comune, e dai massimi esperti a tutti i livelli compresa la commissione nominata dal magistrato alle acque". Il Ministro delle Infrastrutture ha quindi confermato l'ampia valutazione sulle ipotesi alternative al Mose e ha ribadito che "quando coloro che fanno quel mestiere ti dicono che i progetti ideati non aggiungono né migliorano nulla rispetto a quello che è già in costruzione, il Governo ha il dovere di prendere delle decisioni". Di Pietro ha poi evidenziato il ruolo del comitatone rispetto al Mose. "Cosa si deve fare del Mose - ha assicurato Di Pietro - è compito del comitatone. Decidere che il Governo debba andare con una sola voce era un dovere di questo Governo. Io - ha specificato il Ministro - ho presentato una relazione e ho chiesto che in Consiglio dei ministri esprimesse una sua voce. In democrazia - ha aggiunto - si può esprimere la voce di un organo collegiale anche a maggioranza, così è avvenuto l'altro giorno ed è stato un bell'atto di democrazia. In questo senso - ha concluso Di Pietro - sono orgoglioso che il nostro Paese possa fare delle scelte, a volte anche sofferte".

 

FINANZIARIA/ DI PIETRO:OGNI MINISTERO HA LE SUE ESIGENZE

"Ma il Paese necessita di interventi più urgenti”

Mestre, 13 nov. (Apcom) - Il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro parlando della Finanziaria e del dibattito politico incandescente, a Mestre a margine del convegno dal titolo "Memory Day...Per non dimenticare" organizzato dal Coisp, sindacato di Polizia e dedicato alle vittime della criminalità, ha sottolineato che: "In ogni finanziaria ogni ministro ha sue esigenze particolari ed è quindi chiaro che deve dire la sua. Se dovessi pensare al mio ministero - ha proseguito - avrei bisogno di 174 miliardi di euro. Sarebbero cinque finanziarie solo per me, senza neanche pagare le pensioni. E' chiaro che devo fare dei sacrifici e non potrò fare oggi tutto quello che ho in mente per le infrastrutture'". "Ma il Paese - ha concluso Di Pietro - ha bisogno di tanti altri interventi, ancor più urgenti".

 

FINANZIARIA/ DI PIETRO:RISANAMENTO E MAGGIORE EQUITA' SOCIALE

"Atto di responsabilità nel non blindare con voto di fiducia"

Mestre, 13 nov. (Apcom) - Il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro è tornato sul tema della Finanziaria, al centro del dibattito politico parlando con i cronisti oggi a Mestre, a margine del "Memory Day..Per ricordare", convegno organizzato dal sindacato di Polizia, Coisp, sulle vittime della criminalità.

"La finanziaria ha due obiettivi - sottolineato Di Pietro - il risanamento dei conti pubblici e una maggiore equità sociale". Due obiettivi che, nell'opinione del Ministro rappresentano i "punti fermi" di questo Governo. "Anzi - ha puntualizzato Di Pietro - si stanno ancora migliorando con questo grande atto di responsabilità che sta facendo il Governo e la maggioranza di non blindare la finanziaria in un voto di fiducia, ma di permettere alla Camera di intervenire con modifiche che, nel rispetto di questi due obiettivi, aiutano ancor di più a migliorare l'azione politica di questa finanziaria. Alla fine, questo - ha concluso - l'hanno criticato in molti ma altrettanti dovranno ringraziare questa finanziaria perchè permetterà al Paese di ripartire e alla contabilità di essere in regola.

 

Copyright © 2005 Coisp.it All rights reserved 

Powered by M.Riccardo